Ottenuto nel 1606 il riconoscimento del pontefice Paolo V e conseguito nel 1620 il privilegio di fondazione da parte di Filippo III di Spagna, l’Universitàs Studiorum Cagliaritana inizia la propria attività nel 1626. Ispirato in prevalenza ai modelli delle università spagnole e in minor misura a quelle italiane, lo Studio Generale consta di quattro Collegi d’Insegnamento: Teologia, Leggi, Medicina, Filosofia, ed Arti. Nel Corso del 1600 non intervengono apprezzabili mutamenti dell’Ordinamento. Notevoli saranno invece le novità introdotte nella seconda metà del secolo XVIII, a seguito delle Costituzioni approvate da Carlo Emanuele III di Savoia. Accanto alla riforma degli studi, si dà infatti anche corso alla costruzione, sul Bastione del Balice nel Castello di Cagliari, di un nuovo edificio dell’Università: l’intero fabbricato, oggi sede del Rettorato, si realizza su un progetto del Capitano ingegnere Saverio Belgrano di Famolasco, comandante del Genio Militare nell’Isola: l’inaugurazione del palazzo ha luogo il 1° novembre 1769 in coincidenza con l’inizio del nuovo Anno Accademico. Nell’800 gli interventi di maggiore portata fanno capo alla "Legge Casati", con la quale, a partire dal novembre del 1859, si provvede alla riforma complessiva dell’intera materia dell’istruzione pubblica. Nel 1866, nell’area compresa tra l’Anfiteatro romano e la Villa di Tigellio, viene impiantato l’Orto Botanico, il cui complesso sarà potenziato nel 1910, con l’edificazione della Palazzina della direzione e degli uffici. Nello Stesso anno, presso il Ponte Vittorio, si inaugura la Stazione Biologica. Con la "Riforma Gentile" del 1923, le università italiane ricevono una fisionomia più definita sia dal punto di vista istituzionale che operativo; e nel corso degli anni ‘30 numerose novità interessano anche l’Ateneo di Cagliari. Nel 1936 la Scuola di Farmacia si trasforma in Facoltà autonoma, nel 1938 viene autorizzata l’istituzione della Facoltà di Magistero, e appena un anno dopo ha inizio l’attività della Facoltà di Ingegneria Mineraria. Negli stessi anni si imposta un vasto programma edilizio teso a realizzare adeguate strutture da destinare alle attività di ricerca in forte espansione. In momenti successivi, tra via Porcell e via Anfiteatro, vengono sistemati gli Istituti Biologici, Chimica Generale, Chimica Farmaceutica, Materia Medica, Patologia Generale, Igiene, Medicina Legale, Anatomia Umana, Anatomia Patologica. Nel Secondo dopoguerra, tra gli anni ’50 e ’60, a seguito del notevole incremento della popolazione studentesca si rende necessario varare un nuovo programma edilizio in grado di far fronte alle accresciute necessità di spazi da dedicare alla didattica ed alla ricerca. La Facoltà di Giurisprudenza viene definitivamente sistemata in un edificio del viale S.Ignazio, contiguo all’Anfiteatro e all’Orto Botanico. Più tardi, anche la Facoltà di Economia e Commercio sarà ospitata nello stesso complesso. Una volta istituita, diversi anni dopo, la Facoltà di Scienze Politiche andrà a completare la topografia del polo giuridico economico. Agli stessi anni risale anche la realizzazione dell’edificio della Clinica Medica nella Fossa di S.Guglielmo e dei Padiglioni di Ingegneria in piazza d’Armi. Successivamente si avvia la costruzione delle sedi della Facoltà di Lettere e Filosofia e della Facoltà di Magistero, nonché dell’Istituto di Geologia e Mineralogia. Queste strutture sono allocate in una vasta area nota con il nome di "Sa Duchessa", compresa tra la piazza d’Armi e il Quartiere La Vega. Nelle adiacenze sorgerà in seguito anche la prima Casa dello Studente. Negli anni ’70, un nuovo padiglione potenzierà la Facoltà di Ingegneria in piazza d’Armi. Contemporaneamente si darà corso alla realizzazione del monumentale complesso della "Cittadella dei Musei" nell’area del vecchio Arsenale Regio e all’ampliamento delle strutture universitarie insistenti in viale S.Ignazio. La cronica insufficienza di strutture, congiuntamente alle mutate ed ulteriormente accresciute esigenze didattiche e scientifiche, impongono negli anni ’80, una consistente ripresa dell’iniziativa nel settore dell’edilizia che interessa la quasi totalità delle 10 Facoltà dell’Ateneo. Il polo di Ponte Vittorio e di Ingegneria si arricchiscono di strutture didattiche polifunzionali. Nell’Area di Sa Duchessa, il polo umanistico vede accrescere le volumetrie originarie con la realizzazione di un vasto "Corpo aggiunto", destinato in prevalenza ad aule e a nuovi locali per la Biblioteca Interfacoltà. Nell’ultimo lustro, in tempi brevissimi, nella stessa area si progetta e si rende funzionale l’edificio che ospita il Corso di Laurea in Psicologia di recente istituzione. Nella stessa zona si prevede la realizzazione dell’edificio destinato alla neonata Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. L’intera area di Sa Duchessa viene inoltre interamente ristrutturata, destinando a zona verde le ampie parti non edificate. Una soluzione che, unitamente al completamento delle adiacenti strutture sportive universitarie, ha trasformato l’area in una delle zone urbanistiche della città più omogenee e di maggiore interesse. Di particolare rilievo, tra gli interventi in corso, la ristrutturazione della parte accessibile al pubblico dell’Orto Botanico: un progetto che mira a rivitalizzare questa peculiare area verde della città, con la realizzazione di percorsi in quota e di nuovi spazi di servizio. Nell’ultimo decennio, con considerevole impegno di energie si è dato avvio alla costruzione, in agro di Monserrato, del Nuovo Polo Scientifico dell’Università di Cagliari. Un’impresa che, dopo non pochi momenti critici, si trova oggi in fase avanzata di realizzazione, grazie alla conclusione delle opere dell’asse didattico, dei 3 poli dipartimentali e del primo lotto funzionale del Policlinico Universitario. Con il completamento del programma di Monserrato l’ateneo cagliaritano può sicuramente affrontare più attrezzato le sfide del prossimo futuro. Dopo la realizzazione della Sede sul Bastione del Balice, il complesso di Monserrato rappresenta il più importante intervento strutturale che abbia riguardato l’Università degli Studi di Cagliari. A quella antica prestigiosa sede del XVIII secolo le moderne e funzionali architetture di Monserrato si richiamano idealmente, per ricordare un cammino che nel corso di quasi quattro seccoli di vita ha visto le attività accademiche uscire dall’antica cinta muraria per distribuirsi in quelle più vaste aree, urbana e metropolitana, che all’Università hanno sempre guardato come ad un’occasione di progresso e di sviluppo. Fuente: Università di Cagliari
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